A debito… Grazie grande nonna.

Il cono d’ombra tra il passato e il futuro è il precario momento del presente: ma esiste un presente?

Dopo avere pronunciata l’ultima sillaba o essersi spostati di un passo: non è già passato?

Siamo come gli zombie ripetiamo tutti i giorni le stesse cose, gli stessi gesti nell’attesa di che cosa? Forse di una vita migliore… senza agire?

Parte di noi rivisita il suo passato, malinconico per quello che è stato o non è stato; parte di noi è felice di lasciarsi alle spalle una vita di errori e sfighe volute o no; parte di noi ha una vita davanti e l’entusiasmo e il coraggio primordiale; parte di noi è obbligato a lasciare i luoghi natii e amati per fame, carestie o guerre; alcuni sono impazienti davanti alle possibilità di partecipare con tutto il coraggio di cui sono capaci, ai cambiamenti tecnologici; ma la stragrande maggioranza di noi sono inattivi, immobili, frastornati, incapaci di fare piccoli gesti, ma di enorme portata, perché impauriti di perdere quel poco o tanto che si è accumulato in una vita di sacrifici, ubriacati da notizie di parte e imbavagliati da un sistema innaturale che nulla ha che fare con tutto quello che la Terra, la Grande Nonna, ci ha donato e continua a donarci.

Non ha importanza che per me il dono sia della Grande Nonna e per te sia del tuo Dio, sta di fatto che dopo averci ospitati e messo a disposizione tutto quello che ci circonda la, Terra è malata e per 98% degli scienziati: per opera dell’uomo.

A dirla tutta già nel 1968 un imprenditore italiano e alcuni scienziati riuniti a Roma fondarono il Club di Roma per prevenire i danni palesati dall’industrializzazione selvaggia in atto. Poi nel 1972 uscirono con il libro I limiti dello sviluppo che ebbe un grande successo. Ma i “negazionisti” che ribattezzerei “avidazionisti“ – pochi ma potentissimi – con l’ausilio di Donald Reagan, Margaret Tatcher, petrolieri e multinazionali eccetera… misero tutto nel cono d’ombra. Oggi questo tentativo lo sta facendo Trump, Rian eccetera.

Grazie agli scienziati e alle nuove tecnologie si sono potuti redigere vari rapporti dove si evidenziano, senza ombra di dubbio, che le emissioni di sostanze inquinanti provocano il surriscaldamento della crosta terrestre con conseguenze inimmaginabili.

Cosa fare: tre sono le priorità impellenti e assolutamente non rinviabili.

La prima priorità sono le scelte politiche e gli strumenti per affrontare in modo globale, con la partecipazione di tutti gli Stati alla mitigazione del problema. E questo è il compito che si è dato il Protocollo di Kyoto, la Cop. di Parigi, Marrakesh e quella di Bonn e i futuri.

È importante sottolineare l’azione di pressione sui decisori da parte di alcuni personaggi influenti come: Leonardo Di Caprio, Al Gore, Clooney, Redford, Bill,Obama, tante associazioni e movimenti ambientalistiche e tantissimi altri… con a capo papa Francesco. Hanno voce in capitolo ed è giusto che agiscano.

La seconda priorità sono lo sviluppo delle nuove tecnologie. Una politica ad ampio spettro che vada a coprire dalla ricerca scientifica allo sviluppo di nuovi strumenti e macchinari per abbattere le emissioni e riciclare tutto a 360°. La tecnologia risulterà vitale per il miglioramento della vita di tutti noi.

Un plauso va alle aziende che sono impegnate non solo con notevoli capitali ma anche con la consapevolezza di rigenerare e riprogettare il loro approccio alle necessità del cambiamento ambientale. Tra le tante: Apple, Facebook, Danone, Google, H&H, Nike, Unilever, Philips, Renault, Tecla e tante altre… in modo particolare nel mondo dell’innovazione tecnologica e il riciclaggio circolare a 360°.

La terza priorità: la rimozione delle resistenze dei comportamenti al cambiamento.

La storia ci ha insegnato che le rivoluzioni e i cambiamenti hanno avuto successo solo quando si sono mosse grandi masse di popolazioni.

E questa terza priorità è compito di ognuno di noi. Cosa si intende per piccolissimi gesti giornalieri? Il controllo delle nostre azioni per pochissimi secondi come per esempio:

- dedicare qualche minuto al giorno all’informazione di tutti i media e avere un’opinione propria; sostenere con firme e adesioni associazioni eccetera; impegnati su vari fronti;

- partecipare a manifestazioni scendendo in piazza e farsi promotori presso amici, conoscenti. Consigliare video, scritti e tutto quello che è cultura ambientale;

- risparmio dell’acqua: una doccia può essere fatta in cinque minuti i rubinetti possono essere chiusi e riaperti e tanti altri accorgimenti;

- risparmio energetico, per esempio: spegnere tutti i Led degli elettrodomestici in modo particolare i televisori i computer in stand-by eccetera… quando, come la notte, sono inattivi; immaginatevi che solo in Europa siamo in quattrocentocinquanta milioni di abitanti e nel mondo? Uno spreco inutile, enorme;

- uso moderato dei detergenti: con un quarto di uso della media di ogni famiglia si risparmia sulla spesa e si inquinano meno le falde acquifere;

- durante lo shopping preferire imballaggi biodegradabili; accurato smaltimento di oli per uso casalingo;

- accurato smaltimento di piccole batterie: l’alcalino è micidiale per la terra;

- curare attentamente la raccolta differenziata: dividere i materiali diversi anche in quegli imballaggi dove sono fusi assieme;

- gettare le cicche di sigarette negli appositi cestini;

- dare l’esempio ai figli: niente deve essere lasciato sparso per terra;

- evitare l’abbandono dei manufatti di plastica. di questo passo si prevede che nel 2050 negli Oceani ci sarà più plastica che pesci. E bene ricordarsi che la natura impiega cinque milioni di anni per smaltire una bottiglia di PET e poi la plastica può essere riciclata 360° e in eterno;

- pretendere dai propri amministratori dei condomini di cambiare sistema di riscaldamento, oggi si possono installare impianti di trigenerazione (caldo-freddo-energia elettrica) che oltre ad abbattere lo smog portano a un notevole risparmio delle bollette delle utenze. Investimento iniziale pari a zero. Un giorno non lontano si potrà rivendere l’energia che singolarmente produciamo.

Insomma, di piccoli gesti da fare ce ne sono tanti. Guardatevi intorno: informatevi e agite di conseguenza nel bene di tutti e, in particolare, delle nuove generazioni.

In questo caso non è inappropriato menzionare, Alan Turing che in un saggio del 1950 anticipava il futuro Effetto Farfalla: «Una farfalla, sbattendo le ali in America, può provocare un ciclone in Asia».possono essere chiusi e riaperti e tanti altri accorgimenti;

- risparmio energetico, per esempio: spegnere tutti i Led degli elettrodomestici in modo particolare i televisori i computer in stand-by eccetera… quando, come la notte, sono inattivi; immaginatevi che solo in Europa siamo in quattrocentocinquanta milioni di abitanti e nel mondo? Uno spreco inutile, enorme;

- uso moderato dei detergenti: con un quarto di uso della media di ogni famiglia si risparmia sulla spesa e si inquinano meno le falde acquifere;

- durante lo shopping preferire imballaggi biodegradabili; accurato smaltimento di oli per uso casalingo;

- accurato smaltimento di piccole batterie: l’alcalino è micidiale per la terra;

- curare attentamente la raccolta differenziata: dividere i materiali diversi anche in quegli imballaggi dove sono fusi assieme;

- gettare le cicche di sigarette negli appositi cestini;

- dare l’esempio ai figli: niente deve essere lasciato sparso per terra;

- evitare l’abbandono dei manufatti di plastica. di questo passo si prevede che nel 2050 negli Oceani ci sarà più plastica che pesci. E bene ricordarsi che la natura impiega cinque milioni di anni per smaltire una bottiglia di PET e poi la plastica può essere riciclata 360° e in eterno;

- pretendere dai propri amministratori dei condomini di cambiare sistema di riscaldamento, oggi si possono installare impianti di trigenerazione (caldo-freddo-energia elettrica) che oltre ad abbattere lo smog portano a un notevole risparmio delle bollette delle utenze. Investimento iniziale pari a zero. Un giorno non lontano si potrà rivendere l’energia che singolarmente produciamo.

Insomma, di piccoli gesti da fare ce ne sono tanti. Guardatevi intorno: informatevi e agite di conseguenza nel bene di tutti e, in particolare, delle nuove generazioni.

In questo caso non è inappropriato menzionare, Alan Turing che in un saggio del 1950 anticipava il futuro Effetto Farfalla: «Una farfalla, sbattendo le ali in America, può provocare un ciclone in Asia».possono essere chiusi e riaperti e tanti altri accorgimenti;

- risparmio energetico, per esempio: spegnere tutti i Led degli elettrodomestici in modo particolare i televisori i computer in stand-by eccetera… quando, come la notte, sono inattivi; immaginatevi che solo in Europa siamo in quattrocentocinquanta milioni di abitanti e nel mondo? Uno spreco inutile, enorme;

- uso moderato dei detergenti: con un quarto di uso della media di ogni famiglia si risparmia sulla spesa e si inquinano meno le falde acquifere;

- durante lo shopping preferire imballaggi biodegradabili; accurato smaltimento di oli per uso casalingo;

- accurato smaltimento di piccole batterie: l’alcalino è micidiale per la terra;

- curare attentamente la raccolta differenziata: dividere i materiali diversi anche in quegli imballaggi dove sono fusi assieme;

- gettare le cicche di sigarette negli appositi cestini;

- dare l’esempio ai figli: niente deve essere lasciato sparso per terra;

- evitare l’abbandono dei manufatti di plastica. di questo passo si prevede che nel 2050 negli Oceani ci sarà più plastica che pesci. E bene ricordarsi che la natura impiega cinque milioni di anni per smaltire una bottiglia di PET e poi la plastica può essere riciclata 360° e in eterno;

- pretendere dai propri amministratori dei condomini di cambiare sistema di riscaldamento, oggi si possono installare impianti di trigenerazione (caldo-freddo-energia elettrica) che oltre ad abbattere lo smog portano a un notevole risparmio delle bollette delle utenze. Investimento iniziale pari a zero. Un giorno non lontano si potrà rivendere l’energia che singolarmente produciamo.

Insomma, di piccoli gesti da fare ce ne sono tanti. Guardatevi intorno: informatevi e agite di conseguenza nel bene di tutti e, in particolare, delle nuove generazioni.

In questo caso non è inappropriato menzionare, Alan Turing che in un saggio del 1950 anticipava il futuro Effetto Farfalla: «Una farfalla, sbattendo le ali in America, può provocare un ciclone in Asia».

HS